di Joanne Greenberg. Traduzione Cecilia Iannaco. Ed. L’Asino d’Oro, 2015
“Non ti ho mai promesso un giardino di rose”, ricorda la dottoressa Fried alla giovanissima paziente durante la psicoterapia. Attraverso Deborah Blau, ricoverata a 16 anni al Chestnut Lodge con diagnosi di schizofrenia, Joanne Greenberg racconta il dramma della malattia e l’incontro con la cura. Tormentata dalle voci e convinta di non appartenere alla Terra, luogo di eterna delusione, Deborah si rifugia nel mondo di Yr dove è regina e vittima. Si sente superiore agli esseri umani che disprezza per la falsità e per la capacità di far soffrire. La fredda superbia della malattia mentale verrà intaccata, nel percorso di psicoterapia, dall’umanità rimasta in lei. Un percorso duro e doloroso, segnato da ricadute, ma l’unico in grado di permettere a Deborah di acquisire lentamente la consapevolezza di sé e del reale. Prefazione di Giovanni Del Misser.